Come brucia il legno

Il legno è un magazzino di energia solare. Le foglie degli alberi agiscono come piccoli pannelli solari che assorbono l’energia irraggiata dal sole, utilizzandola per convertire acqua, anidride carbonica e minerali in materia organica, il legno. Accendere un fuoco di legna significa liberare questa energia.
Due cose sono necessarie perché il legno bruci: ossigeno ed alta temperatura.

Perché una stufa bruci il legno efficacemente deve mantenere alta la temperatura interna e provvedersi di ossigeno sufficiente per consumare quanta più legna e gas possibile. Quando il legno brucia, passa attraverso tre fasi di combustione:

  1. L’umidità evapora dal legno per azione del fuoco circostante. Qualunque legno contiene una certa percentuale di umidità. Poiché parte del calore prodotto dal fuoco è impiegata nella sua evaporazione, è molto più conveniente, ed anche meno inquinante, usare legno stagionato (max 20% di umidità) piuttosto che legna verde tagliata di fresco (50% o più di umidità). Questa fase è completa quando il legno raggiunge la temperatura di 100°C (Punto di ebollizione dell’acqua).
  2. Aumentando la temperatura, il legno si decompone in gas volatili e carbone. Il legno prende fuoco ad una temperatura compresa tra i 260°C ed i 315°C, bruciando la carbonella ed una piccola percentuale dei gas. La maggior parte dei gas, comunque, sfuggirà per il camino, a meno che la temperatura nella stufa sia sufficientemente alta da bruciarli. (fase 3) Una volta nel camino, i gas si combinano con l’umidità per formare creosoto.
  3. I gas e il carbone bruciano. Il carbone comincia a bruciare emettendo calore tra i 540°C ed i 705°C, riducendosi in cenere. In questa fase si produce la maggior parte del calore sfruttabile. I gas volatili si accendono tra i 600°C ed i 650°C, purché abbiano sufficiente ossigeno. I gas di rado raggiungono questa temperatura, a meno che non siano in qualche modo confinati e dirottati verso la fiamma, od in un area della camera di fuoco dove questa temperatura sia stata raggiunta.
    L’efficienza delle stufe non catalitiche dipende dalla loro capacità di ottenere questo.